lunedì 8 febbraio 2010

La felicità ?



Quante cose strane accadono nella vita. Quante coincidenze. Insolite. A volte insperate. Altre insensate.
E ascoltando le parole di una canzone, rileggendo lettere dimenticate in un cassetto di una scrivania da troppo tempo abbandonata, quella inquietudine assopita, addormentata dalla monotonia e dal sonnifero della vita che sto vivendo, è tornata a svegliarsi. Un po’ come un vulcano che riprende ad eruttare dopo un periodo più o meno lungo di inattività, e quando meno te lo aspetti la lava scende dalle sue pendici e travolge tutto quello che incontra lungo il suo cammino.
Una volta qualcuno, sono passati quasi 10 anni credo, mi ha chiesto: “ma tu, quando sarai felice?” Allora, a quella persona, non so cosa ho risposto. Da qualche parte devo avere scritto quello che ho risposto nel cuore. Nei quaderni o nei diari buttati in una scatola in soffitta. Tra foto e ritagli di giornale. Tra dizionari e test dell’università. Tra ricordi. E racconti. E bambole. E dischi di Beethoven e dei Rolling Stones.
Ti chiedo questo, K, per te cos’è la felicità? Sei mai stato felice? Realmente, completamente, profondamente felice?
Ed è un punto di arrivo, di passaggio, uno stato d’animo sfuggente, eterno, transitorio, adesso c’è, tra un attimo, una frazione di secondo non c’è più? Oppure è qualcosa di permanente, di “superiore”?
E sei tu a costruirla oppure ti arriva così, senza un motivo particolare? Oppure, ancora, sono gli altri a dartela? E a prendertela, portartela via… strappartela dalle mani…?

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