domenica 26 dicembre 2010

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gioia















gratitudine











emozione












voglia di luce














rabbia - delusione














senso di rabbia













no title












nuvole








vento












sabato 4 dicembre 2010

Nel giorno del tuo compleanno -

desidero solo Silenzio





questa sera desidero solo
Silenzio
e perdermi
nella fiamma di una candela
e richiamare alla mente
il calore del tuo abbraccio
e sentire
il tuo profumo
e la tua voce che mi racconta
e la tua mano rugosa nella mia.
ma sento solo quel respiro affrettato,
affannato, faticoso, disperato
alla ricerca di aria. di vita.
sento solo i rantoli.
sento l’ultimo, profondo, Respiro.
sento la Vita che se ne va.
sento il Silenzio.


Nel giorno del tuo compleanno non posso non ricordare uno dei giorni più belli, l’unico compleanno vissuto insieme come famiglia. Davanti agli occhi ho le immagini di quel giorno pieno di risate, di abbracci, di felicità. Mi mancano quelle risate, mi mancano quegli abbracci. Mi manca quella felicità. Nonostante la tristezza che avevo nel cuore nel sapere che sarebbe stato l’ultimo tuo compleanno con noi e che te ne saresti andata presto, riuscivo a farti ridere e a rendere tutto speciale, perché volevo darti , per quel poco che ti rimaneva ancora da vivere, quello che ti era stato tolto, volevo vederti sorridere, volevo vederti felice.
Volevo che il tempo si fermasse. Volevo rimanere così per sempre. Per l’eternità. Perché eravamo noi. E questo bastava. E questo era il mondo. Era il mio mondo. E non importava niente del resto.

Quando vengo a trovarti mi capita ancora di voler fermarmi lì con te. Pensavo di esserne fuori. Ma stamattina guardando la tua foto sorridente sulla lapide avrei voluto essere ancora con te. Come quando S. ha scelto la morte ho pensato che lui adesso è dove per tanto tempo avrei voluto -o a questo punto dovrei dire ‘dove vorrei’?- essere anche io. Con te. Con voi. Perché spesso le nostre più grandi gioie sono anche i nostri più grandi dolori. Tormenti. E oggi mi sento ancora tormentata, ricaduta nel baratro dei ricordi che non danno sollievo, ma lacrime , e una profonda tristezza che avvolge tutto il resto , che crea un enorme vuoto attorno e dentro di me. E un solo desiderio. E questo mi fa sentire in colpa una volta ancora. E mi scava dentro una voragine, mi divora come quel cancro che ti ha portata via. E mi fa sentire impotente, ancora una volta.
E oggi mi risuona in testa ancora quella domanda. Come un disco rotto continua e continua e continua. Perché inevitabilmente associo la tua nascita con la tua morte. E mi chiedo Sono stata io? Ma so che non ci sarà mai una risposta. Non avrò mai la mia risposta.
E oggi ancora mi porto nel cuore quel tormento. E cerco un’assoluzione che forse non arriverà mai. Ho bisogno di un’assoluzione che forse non avrò mai. Per andare avanti. O per chiudere.

Burn everything inside of me
The final curse is inside of me
I’m surrounded by the dark cloak of the night
I have lost the faith in holy words ,
I have lost my way home
I’m so tired of wandering all around
without a destination
Burn and give me the light I search
Or burn and give me the peace
Be my guide through the darkest night
Give me Rest or give me Peace