giovedì 11 febbraio 2010

Pensieri - A.



La felicità è un colpo di vento improvviso che ti accarezza i capelli.

Ogni uomo è un’isola. Un’isola sperduta. Ma anche perduta?

Piovono dal cielo tutte le lacrime non piante.

Dimmi un motivo per darti un buon motivo.

Sono un’isola bagnata dall’oceano di centomila lacrime versate da te e me.

Delusione è un sasso che pesa sul cuore. È aspettare tanto e non trovare niente. È vivere per poco e perdere anche quel tanto.

Hai mai come l’impressione che la vita si prenda gioco di te?

Affrontare qualcuno che può ucciderti e ferirti esige coraggio, ma affrontare qualcuno che può guarirti esige forse un coraggio ancora maggiore.

Un lampo per un breve istante mi ha mostrato la strada.

Non ti capita mai, a volte, che un sorriso sincero, un breve sguardo, un semplice gesto, una sola parola anche da parte di uno sconosciuto, sanno ridarti fiducia, sono la tua ancora di salvezza?

Sento una profonda nostalgia.
Il rintocco di una campana. È come se stessi perdendo qualcuno di importante. La sensazione è quella. Con tutto quello che porta con sé. Armi e bagagli.

Cos’è questa inquietudine? Perché non mi lascia un attimo? Perché non entra nel cuore di qualcun altro?

Scavi nella memoria come in una ferita ancora aperta, punendoti con il dolore che ti procuri.

Ma tu lo sai cosa vuol dire sentirsi strappare, stracciare il cuore per un mare di guai e guastarsi la vita che ormai è diventata tua grande nemica. Sentire la testa che dentro si spacca e non capirci più niente. Il dolore ti brucia nell’anima ma tu non puoi più neanche soffrire. E senti la voce che esce da te, ma chi l’ascolta è soltanto rumore. E sai cos’è l’aver lottato per niente, aver creduto in un ,pugno di nuvole. Essere stanca di stringere i denti per sentirsi aggrappata a quell’unico filo.
Ma di una cosa sono certa.
Ancora non c’è niente che sia vissuto per niente: se io ci sono un motivo c’è. Non stanchiamoci di stringere i denti per tenerci aggrappati a quell’unico filo: non lasciamolo nemmeno un momento. So che lì c’è il segreto che sa solo chi vive. Dev’essere proprio qualcosa di grande, vale la pena lottare, fare rumore, cadere, rialzarsi, partire o tornare, camminare o stare fermi, fare sul serio o giocare, essere sicuro o morire nel dubbio, divertirsi o annoiarsi, stare zitti o parlare.

I morti pesano non tanto per l’assenza, quanto per ciò che – tra noi e loro- non è stato detto.

Non è da tutti catturare la vita.

Se mollo, sarà del tutto e sarà per sempre.

Qui i sogni sono poco sogni e tanto realtà. – My Paradise

Io accetterò soltanto ciò che capisco.

Ti stai chiudendo in te stessa come dentro un cerchio invisibile dal quale sono esclusi tutti e tutto.

Ignorare non farà mai sì che una cosa, una qualsiasi cosa, scompaia veramente.

“Ciò che devi dire alla persona cara resta per sempre dentro di te; lei sta’ là, sotto terra, e non puoi più guardarla negli occhi , abbracciarla, dirle quello che non le hai ancora detto.”

“La sofferenza non deriva soltanto dalle circostanze o dalla morte dei propri cari.
Viene da dentro.
Dalla consapevolezza di averli perduti.
Deriva dalla coscienza di essere stati solo degli stupidi –bambini vanitosi ed arroganti – quando ci reputavamo felici.
Deriva dallo scoprire come erano fragili e precarie le nostre vite di un tempo, proprio quando noi le consideravamo stabili e protette.
La sofferenza nasce dalla consapevolezza che non siamo mai stati al sicuro e che mai lo saremo.
Nasce dalla consapevolezza che non torneremo a essere così beatamente ignari.
Nasce dalla consapevolezza che non saremo mai più bambini.” – Maurice Denuziére

“Le cose veramente meravigliose , i grandi misteri, si muovono in silenzio. Chi ode il sole quando sale nel cielo? Chi ode spuntare gli steli d’erba?” – Tonweya

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