sabato 19 febbraio 2011

Non è vero che “NON IMPORTA”

Tante volte mi sono detta “NON IMPORTA”.

Tante volte ho detto “NON IMPORTA”.

Mi sono in qualche modo nascosta dietro a queste parole. Con queste parole ho cercato di cancellare ciò che veramente provavo, sentivo in fondo al cuore.

Non è vero che non avesse importanza .

Eccome che aveva importanza. E anche enorme. Altrimenti non mi sarei difesa cercando di nascondere a me stessa l’evidenza di ciò che mi faceva male.

Non è vero che non mi importava.

Mi importava talmente tanto da raccontarmi una bugia e credere fermamente e strenuamente a questa bugia.

Non è vero che non importava se la persona dalla quale passavo tutte le estati e le vacanze di Natale non abbia trovato il tempo per venirmi a trovare in ospedale se non soltanto dopo 15 giorni.

Non è vero che non mi importava. Mi importava talmente tanto che in quel momento non potevo affrontare, oltre a tutto quello che mi stava capitando, anche il pensiero che non ero nessuno. Che non ero niente. Che andavo bene solamente quando servivo, quando facevo comodo. Non è vero che non mi importava.

Neanche quando avevo saputo che l’avevano vista in giro, e me lo avevano tenuto nascosto per non ferirmi. Neanche allora, dicevo, importava. Perché il pensiero che avesse trovato il tempo per andarsene in giro e non per me era troppo devastante. E non potevo affrontarlo in quel momento. In quel momento dovevo pensare ad alleggerire i cuori delle persone attorno a me, persone che IO stavo facendo soffrire. Se loro stavano soffrendo era colpa mia.

E per questo dicevo “NON È NIENTE” parlando di ciò che mi era successo e che aveva cambiato tutto. Dovevo proteggerli. Ma non è vero che era niente.

Non è vero che “NON IMPORTA” un Natale rovinato dal malumore di qualcuno.

Non è vero che “NON IMPORTA” un comportamento che ti ferisce.

Non è vero che “NON IMPORTA” un gesto violento.

Non è vero che “NON IMPORTA” un libro, ricordo della persona a cui più vuoi bene, rovinato in un momento di rabbia da parte di tuo padre.

Non è vero che “NON IMPORTA” sentirsi dare delle colpe che non hai.

Non è vero che “NON IMPORTA” sentirsi considerata meno importante di tuo fratello perché da bambini lui riceveva un regalo per il suo compleanno, mentre tu, al tuo, no.

Non è vero che “NON IMPORTA” sentirsi valere di meno, non contare.

Non è vero che “NON IMPORTA” sentirsi invisibili a sei anni.

Tutto importa.

Non è vero che “NON IMPORTA” se il tuo migliore amico, così importante da chiederti di trasferirti da lui in un paese straniero, riduca a un niente la morte della persona a te più cara, e nei giorni del dolore e del silenzio voglia polemizzare su una frase detta per cercare di spiegargli come ti senti, e sia sordo al tuo desiderio di dire basta.

Non è vero che “NON IMPORTA”.

Non è vero che “NON IMPORTA” se ti sei sentita violentata nel profondo mille e più volte.

Non è vero che “NON IMPORTA” se hai subito delle molestie, e continuato a subirle perché gli adulti dei quali ti fidavi e ai quali avevi raccontato tutto non hanno fatto niente per evitare che si ripetessero, e provare vergogna per questo, e allora tacere per sperare che non si sapesse.

Non è vero che “NON IMPORTA”.

Non è vero che “NON IMPORTA” il tuo compleanno dimenticato.

Non è vero che “NON IMPORTA” il sentirsi esclusa.

Non è vero che “NON IMPORTA” il sentirsi usata e poi gettata via come un pezzo di carta appallottolato nel cestino della spazzatura.

Non è vero che “NON IMPORTA” il non capire che posto hai.

Non è vero che “NON IMPORTA” un gesto di ripicca fatto davanti ai tuoi occhi solo per ferirti.

Non è vero che “NON IMPORTA” il sentirsi di troppo.

Non è vero che “NON IMPORTA” se per l'irresponsabilità di qualche stupido vivi sospesa.

Non è vero che “NON IMPORTA” il sentirsi negare l’evidenza delle cose.

Non è vero che “NON IMPORTA” il farsi tanto piccola da VOLERE essere inesistente. Volere che lui si dimentichi della tua esistenza. E ripetere dentro di te all’infinito “fa che non si accorga di me”. “Fa che si dimentichi di me”.

Non è vero che “NON IMPORTA” il sentirsi abbandonata, non voluta.

Non è vero che “NON IMPORTA” la tristezza che senti dentro e che ti travolge.

Non è vero che “NON IMPORTA” la rabbia che non riesci ad arginare.

Non è vero che “NON IMPORTA” il sentirti un ripiego, molto meno di una seconda scelta.

Non è vero che “NON IMPORTA” un’attesa trasformata in illusione e poi in delusione.

Non è vero che “NON IMPORTA” l’infinita arrogante critica alle tue scelte.

Non è vero che “NON IMPORTA” il non rispetto di ciò che dici, pensi, fai. E sei.

Tutto importa.

Tante volte ho detto “NON IMPORTA”.

Troppe volte ho detto “NON IMPORTA”.

Tutto importa.

Non è vero che “NON IMPORTA” sentirsi dire “vai all’Inferno”.

Non è vero che “NON IMPORTA” l’aver sempre vissuto in punta di piedi.

Non è vero che “NON IMPORTA”. Tutto ha importanza.

Perchè quello che ha importanza ti ferisce profondamente.

E quello che ti ferisce profondamente lascia il segno.

E quello che ti lascia il segno ha importanza.

Per cui non è vero che “NON IMPORTA” o “NON È NIENTE”.


E quanti altri “NON IMPORTA” o “NON È NIENTE” hanno lasciato il segno?

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