attraverso la Bellezza preghiamo,
con la Bellezza conquistiamo.”
- N. Roerich
Nessun uomo è un'isola, completo in sè stesso;
ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto.
Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare,
l’Europa ne sarebbe diminuita,
come se le mancasse un promontorio,
come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi,
o la tua stessa casa; la morte di qualsiasi uomo mi sminuisce,
perché io sono parte dell’umanità.
E dunque non mandare mai a chiedere
per chi suona la campana; essa suona per te.
is a piece of the continent, a part of the main;
if a clod be washed away by the sea, Europe
is the less, as well as if a promontory were, as
well as any manner of thy friends or of thine
own were; any man's death diminishes me,
because I am involved in mankind.
And therefore never send to know for whom
the bell tolls; it tolls for thee.
Vi ripeto, non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete... questo approccio non mi ha mai lasciato a terra, e ha fatto la differenza nella mia vita.
Ogni tanto la vita vi colpisce sulla testa con un mattone. Non perdete la fiducia, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l’amore per ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/la vostro/a findanzato/a che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite, e l’unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi.
“Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?”. E ogni volta che la risposta era “No” per troppi giorni consecutivi, sapevo di dover cambiare qualcosa.
Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.
Siate affamati. Siate folli.
Estratto del discorso di Steve Jobs alla Stanford University – 12 giugno 2005
mi rattrista
il tuo assordante silenzio
parole mute
che rimbombano all’infinito
e riecheggiano nel cuore
lasciando un vuoto assoluto
mi amareggia
e mi ammutolisce
questo frastuono
senza suono
e nell’oblio cerco sollievo
e nella grotta cerco riparo
e nel mio silenzio, specchio del tuo,
cerco risposte
ho chiuso la porta al mondo.
dico
basta
più non mi interessa
sono stanca di incantesimi infranti
speranze arrugginite
ipocrisia di parole vuote
vomitate da bocche putride
da menti che si dicono elevate
da cuori che si dicono puri
ma che non fanno che calpestare.
e si ergono a giudici
ma dicono di non giudicare
eppure lo senti
che tagliano come un'ascia
e spaccano
e riducono a brandelli
eppure non gliene frega un cazzo
Niente ferisce, avvelena, ammala quanto la delusione. Perchè la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita, cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
dal libro "Un cappello pieno di ciliege" di Oriana Fallaci
Everything's FAKE. And everyone.
Tutto è falso. Tutto e tutti. Pura IPOCRISIA.
From the start something wasn't right
I used to cry myself to sleep at night
Told myself stand up be strong
This kind of phase doesn't last for long
You can tear me apart
You can rip me to pieces
Try breaking me down
But I'll never be beaten
You can say that you won
but I'll never believe it
Cos I can't be defeated
Made a mistake swore Ill never repeat it
Lost my heart for a second but it never stopped beating
I smile through the tears so the way that I see it
I can't be defeated
There are times that I couldn't take it
Never felt so violated
At the risk of sounding so cliché
I just gotta call a spade a spade
Hurts me right to the core
I can't take this anymore
Getting tired of the same old song
“Il maltrattamento che subivamo non era giusto e io era stanca di questo. Continuavo a pensare a mia madre e ai miei nonni e a quanto fossero stati forti. Sapevo che c’era la possibilità di essere maltrattata ma mi fu data l’opportunità di fare quello che pretendevo dagli altri” [1994 Quit Strength].
Rosa Parks (Rosa Louise McCauley) è stata un’attivista statunitense afroamericana nonché simbolo del movimento per i diritti civili. La sua storia pubblica inizia quando, nel 1955, rifiuta di alzarsi da un posto “per bianchi” su di un autobus e viene arrestata. Figlia di un falegname e un’insegnante di confessione metodista, frequentò una scuola rurale per poi studiare all'età di 11 anni nella Industrial School for Girls a Montgomery. Si iscrisse al college ma fu costretta ad abbandonare per prendersi cura della madre malata. Concluderà gli studi nel 1933 grazie all’esortazione del futuro marito. A quel tempo meno del 7% degli afroamericani possedevano un diploma.
Negli anni dell’infanzia si rese bene conto della segregazione che le persone di colore stavano subendo. Ogni giorno prendeva l’autobus e la separazione fra bianchi e neri era ben delimitata. “ L’autobus fu il primo segnale grazie al quale realizzai che esisteva un mondo bianco e un mondo nero”. Un altro episodio che le rese impossibile ignorare l’esistenza del razzismo fu quando vide il Ku Klux Klan marciare davanti alla sua casa e il nonno proteggere l’edificio con un fucile da caccia.
Nel 1932 sposò Raymond Parks, attivo nel movimento per i diritti civili e membro del NAACP, National Association for the Advancement of Colored People. Dopo il matrimonio Rosa ebbe numerose e diverse occupazioni, e nel 1943 divenne segretaria del presidente della sezioni di Montgomery del NAACP, dove rimarrà fino al 1957. Nell’estate del ’55, anno che segnerà la sua storia personale e quella americana, inizia a frequentare un centro educativo per i diritti dei lavoratori e l’uguaglianza razziale, la Highlander Folk School. Il primo dicembre dello stesso anno, dopo un giorno di lavoro, sale sull’autobus, paga il biglietto e si siede su di un sedile libero nel settore riservato ai neri. L’autobus inizia a percorrere la sua solita strada, ma quando ad ogni fermata sono sempre di più le persone a salire, i posti riservati ai bianchi non ci sono più. Pratica ormai consolidata dell’epoca era quella di chiedere ai neri di alzarsi dai loro sedili per lasciare il posto ai bianchi, ed anche in questo caso la pratica fu rispettata. La linea di demarcazione fra bianchi e neri fu spostata con un gesto semplice a favore dei primi. Ma Rosa Parks non si alzò. L’autista fermò l’autobus e chiamò la polizia, Rosa fu arrestata. In seguito, in un'intervista, quando fu chiesto all'attivista perché avesse deciso di non alzarsi, rispose: “volevo per una volta dimostrare quali diritti avevo come essere umano e cittadina”. Rosa Parks fu accusata di aver violato la legge razziale di Montgomery City. La notte dell’arresto, cinquanta leader della comunità afro-americana, guidati dall’allora sconosciuto pastore protestante Martin Luther King, si riunirono per decidere come reagire all’accaduto. Il giorno successivo iniziò, spontaneo, il boicottaggio dei mezzi pubblici; questa protesta durò 381 giorni, fino a quando cioè non fu rimossa la legge che permetteva la segregazione. Non mancarono reazioni violente contro i boicottatori in quel periodo.
Nel 1956 il caso Parks arrivò alla Corte Suprema degli USA, la quale all’unanimità decretò incostituzionale la segregazione sugli autobus pubblici dell’Alabama. Da quel momento, Rosa divenne un’icona del movimento dei diritti civili.
Ma perché proprio quella sera quella donna di colore, Rosa Parks, decise di reagire? Forse la risposta si trova nei molti episodi precedenti a cui aveva assistito. “ La mia resistenza di quella sera non iniziò con l’arresto… avevo già camminato a lungo per le strade di Montgomery”. Nel 1943 Rosa Parks era già stata lasciata a piedi dall’autobus per il colore della sua pelle.
Quella sera la sua lotta per i diritti civili prese una via più decisa e non solitaria. Nel febbraio 1987 Rosa fondò il Rosa and Raymond Parks Institute for Self Development, in onore del marito morto di cancro nel 1977. L’istituto, che nasce con l’intento di avvicinare i giovani afroamericani alla consapevolezza dei propri diritti civili e umani, ha creato un tour per il paese chiamato “Sentiero per la libertà”, che esplica in modo pratico ai ragazzi il concetto di diritto e rispetto.
L’attivista ha lasciato un’importante testimonianza con la sua biografia Rosa Parks: My story, in cui spiega ai giovani i pensieri e le esperienze che l’hanno portata a non lasciare quel sedile quella sera del 1955.
Le onorificenze e i molti premi che ricevette sono la conferma del suo “ruolo” nella storia afroamericana. Nel 1979 ricevette il più alto premio del NAACP, l’anno successivo il Premio Martin Luther King ed entrò nella Michigan Women’s Hall of Fame nel 1983. Nel 1992 riceve il Premio Peace Abbey Courage of Conscience. Seguirono la Presidential Medal of Freedom, la Congressional Gold Medal, il Detroit Windsor International Freedom Festival Award, l’Alabama Academy of Honor, la Governor’s Medal of Honor for Extraordibary Courage, fu membro onorario di AlphaKappa Alpha Sorority e ricevette due dozzine di dottorati dalle Università del mondo.
Rosa Parks è morta a 92 anni nel 2005, il suo funerale si è svolto all’interno della Greater Grace Temple Church e sulla sua bara fu posata la bandiera americana. La bara fu trasportata a Washington DC a bordo di un autobus simile a quello su cui Rosa aveva iniziato la sua protesta, per riposare all’interno del US Capitol Rotunda. Fu la prima donna e la seconda afroamericana ad avere questo onore. L’evento fu trasmetto in tv e 50.000 è il numero stimato di persone che resero omaggio alla salma. Per due giorni la salma rimase al Charles H. Wright Museum della storia afro americana. Fu sepolta, poi, fra la madre e suo marito a Detroit.
La Legge simbolo della Segregazione Razziale: la Jim Crow
Negli anni sessanta in America è ancora forte il razzismo. Negli stati del sud, in particolare a Montgomery in Alabama, dove Rosa Parks è vissuta per molto tempo, esiste una legge che è il simbolo della segregazione razziale in cui vivono i neri: la Jim Crow.
Questa legge dice tutto ciò che i neri non possono fare. Non possono per esempio sedersi sull’autobus dove vogliono, ma in posti loro riservati in fondo al mezzo. I bianchi davanti. In mezzo è terra di nessuno, nel senso che vi si può sedere chi vuole, a patto che nessun bianco lo voglia fare. Se un bianco vuole sedersi su di un sedile in mezzo dove è già seduto un nero, indipendentemente da chi sia (donna anziana o incinta compresa), il nero deve alzarsi ed andare in fondo.
La Jim Crow determina anche che i neri che devono fare il biglietto dell’autobus salgano dalla porta davanti e dopo aver fatto il biglietto scendano e risalgano da quella posteriore. Talvolta qualche autista riparte senza farli risalire.
Secondo gli Indiani d’America, gli esseri umani vengono sospinti nel mondo dal soffio di uno dei Quattro Venti, quello che domina durante il periodo dell’anno in cui avviene la nascita. Ciascun vento, associato a una delle quattro direzioni cardinali, ha delle caratteristiche che definisco le condizione di carattere di ogni singolo individuo.
Est: è la direzione dalla quale nasce un nuovo giorno, è la direzione del rinnovamento. Ha come dono la luce, l’inizio, l’innocenza,il candore, la gioia, la purezza, la nascita, la spontaneità e il suo totem è l'aquila, la sua stagione l’inverno , il suo simbolo è il fuoco.
Sud: è la direzione del sole al suo punto più alto, è il luogo dell’estate, della pienezza, della gioventù della forza fisica e del vigore. Lo sviluppo di capacità emozionali. I suoi doni sono: giovinezza , pienezza, estate, generosità, lealtà, passione, amore, e idealismo; il suo totem è il topo la sua stagione è l’estate , il suo simbolo è l’acqua.
Ovest: è la direzione in cui arriva il buio, la direzione dell’ignoto, dei sogni, della preghiera e della meditazione. I suoi doni sono l’oscurità, l’ignoto, sogno, pensiero, volontà , perseveranza, spiritualità, digiuno, sacrificio e rispetto. Il suo totem e’ il grizzly, la sua stagione è l’autunno, il suo simbolo è la terra.
Nord: è il luogo dell’inverno è il luogo dove nasce la vera saggezza. I suoi doni sono la predizione, critica, moderazione e giustizia. Il suo totem è il bisonte, a sua stagione è l'inverno, il suo simbolo è l'aria.
Le quattro sacre direzioni
EST: illuminazione
Il colore dell’Est il Giallo, la stagione è la Primavera, e il corpo celeste ad esso associato è il Sole. Queste tre cose sono simboli di vita, di continua trasformazione e rigenerazione, di Illuminazione e luce interiore.
SUD: fiducia e innocenza
Il Sud è legato all’Estate e al colore Rosso, il colore del sangue ossigenato. E’ associato alla vitalità, alla salute, al vigore, al coraggio, all’energia fisica e alla potenza sessuale. L’elemento associato è l’acqua. L’acqua fisica è fluida e se viene versata in un contenitore ne prende la forma: essa rappresenta perciò la fluidità e l’adattabilità.
OVEST: introspezione e trasformazione
NORD: conoscenza e saggezza
Il colore del Nord è il bianco, il colore della purezza e dell’equilibrio. Esso è la somma di tutti I colori dello spettro solare e rappresenta perciò la perfezione e la completezza. L’elemento associato è l’aria. Essa trasporta I nostri pensieri, sogni e aspirazioni. Perciò l’Aria è associata alla mente e alla comunicazione. Essa è legata anche al vento che sfiora l’anima di tutte le cose viventi e porta nei suoi viaggi una particella di tutto ciò che tocca. Questo elemento è associato all’attività mentale e alla comunicazione. La parola chiave è: ricevere con la mente.
Tratto da: La Ruota di Medicina di Kenneth Meadows edizioni L’età dell’Aquario
Medicina nelle varie lingue e dialetti dei nativi americani ha un significato molto vasto che vuole simboleggiare tutto quello che c’è di buono, che ha spirito, che ha cuore. Francis La Fleche, un etnologo appartenente alla tribù degli Osage-Sioux ha descritto così il potere, la “medicina” insita in tutte le cose: «Ogni essere vivente è wakan. Wakan è ogni cosa che possegga un potere, sia esso attivo come quello del vento o quello che spinge le nuvole, oppure passivo, di resistenza, di sopportazione, come quello dei ciottoli che si trovano lungo le strade. Persino il bastone o la pietra più insignificanti hanno una particolare essenza spirituale che viene immaginata come manifestazione di quel potere misterioso che penetra in ogni cosa, che informa di sé l’intero universo». Così dalle ere più antichi, il cui ricordo è nascosto tra le trame sottili del tempo, gli uomini cercarono di assicurarsi questi poteri, queste formidabili forze.
Per gli indiani delle praterie fondamentale era cercarsi un proprio spirito protettore, che si poteva manifestare durante un digiuno nel deserto o durante la meditazione sulla cima di una montagna; che poteva mostrarsi nel sonno come nella veglia, attraverso una visione o anche sotto la forma di un evento naturale.
Questi “spiriti guardiani” fornivano ai loro protetti consigli o li istruivano nella fabbricazione di “medicine” particolarmente potenti.
Secondo la tradizione degli indiani d’America, agli albori della creazione, da che Wakan Tanka, il Grande Spirito, mise mano alla creazione dell’universo, la terra fu abitata da altri esseri primogeniti, dotati di una duplice natura: quella di uomini ed animali. Dopo l’avvento degli uomini, dei secondogeniti, questi esseri leggendari, dotati della capacità di assumere forma umana a loro piacimento, si ritirarono nei boschi e nelle acque, nascosti là dove gli occhi di nessun mortale poteva scorgerli, in luoghi celati dove solo pochi uomini privilegiati potevano visitarli (una leggenda questa che riporta molto da vicino ciò che è narrato dalle leggende del Nord-Europa riguardo agli elfi, nonché dal trattato che Paracelso scrisse sugli “esseri elementali”: il Liber de Nymphis).
Per gli Indiani delle Grandi Pianure molti erano gli oggetti sacri, tra questi disegni, canzoni, simboli cosmici, numeri, nonché i singoli componenti delle “medicine personali”. La più sacra però tra tutte le cose, quella che rivestiva un significato di particolare importanza, era il cerchio sacro, manifestazione di tutte le forze cosmiche, come il samsara indiano od il tao cinese. A questo proposito Alce Nero disse:
“Dopo la cerimonia degli heyoka, io venni a vivere qui, dove sono adesso, tra i torrenti Wounded Knee e Grass. Altri vennero con noi, e costruimmo queste piccole case grigie di tronchi che vedete, ed esse sono quadrate. É un brutto modo di vivere, perché non ci può essere alcun potere in un quadrato. Avete osservato che tutto ciò che un indiano fa in è in un circolo, e questo perché il Potere del Mondo sempre lavora in circoli, e tutto cerca di essere rotondo. Nei tempi andati, quando eravamo un popolo forte e felice, tutto il nostro potere ci veniva dal cerchio sacro della nazione, e finché quel cerchio non fu spezzato, il popolo fiorì. L'albero fiorente era il centro vivente del cerchio, e il circolo dei quattro quadranti lo nutriva. L'est dava pace e luce, il sud dava calore, l'ovest dava la pioggia, e il nord, col suo vento freddo e potente, dava forza e resistenza. Questo sapere ci veniva dal mondo dell'aldilà, con la nostra religione. Tutto ciò che il Potere del Mondo fa, lo fa in un circolo. Il cielo è rotondo, e ho sentito dire che la terra è rotonda come una palla, e che così sono le stelle. Il vento, quando è più potente, gira in turbini. Gli uccelli fanno i loro nidi circolari, perché la loro religione è la stessa nostra. Il sole sorge e tramonta sempre in un circolo. La luna fa lo stesso, e tutti e due sono rotondi. Perfino le stagioni formano un grande circolo, nel loro mutamento, e sempre ritornano al punto di prima. La vita dell'uomo è un circolo, dall'infanzia all'infanzia, e lo stesso accade con ogni cosa dove un potere si muove. Le nostre tende erano rotonde, come i nidi degli uccelli, e inoltre erano sempre disposte in circolo, il cerchio della nazione, un nido di molti nidi, dove il Grande Spirito voleva che noi covassimo i nostri piccoli. Ma i Wasichu ci hanno messi in queste scatole quadrate. Il nostro potere se ne è andato e stiamo morendo, perché il potere non è più in noi. Potete dare uno sguardo ai nostri ragazzi e capire come stanno le cose. Quando noi vivevamo grazie al potere del circolo nella maniera dovuta, i ragazzi diventavano uomini a dodici, tredici anni. Ma adesso ci mettono molto più tempo a maturare. Pazienza, le cose sono come sono. Noi siamo prigionieri di guerra, finché siamo quaggiù ad aspettare. Ma c'è un altro mondo...”.
Il cerchio sacro ed il suo potere sono quindi i presupposti fondamentali su cui si basa anche la “ruota di medicina”, una sorta di cerchio magico che, normalmente realizzata con delle piccole pietre o con dei ciottoli, racchiude in sé tutti i principi dell’universo e rappresenta con questi gli infiniti elementi che lo compongono. Normalmente la ruota è suddivisa in quattro quadranti (a loro volta anch’essi suddivisi), ognuno dei quali vuole rappresentare i quattro principi basilari di cui l’universo si compone (rispettivamente, partendo dal sud, acqua, terra, aria e fuoco) nonché gli spiriti, gli animali e i punti cardinali che a questi principi sono legati: il nord, a cui è associato il colore bianco e da cui “proviene il grande vento bianco che purifica”, è il luogo dove abita il gigante Waziah; al sud è associato il colore giallo e da esso giunge l’estate ed il potere che fa crescere, qui vive il Cigno Bianco che attende alla vita di tutti i popoli dell’universo; ad ovest, dove vivono gli esseri del tuono che mandano la pioggia e dove il sole tramonta vi è il colore nero: qui abita Wakinian-Tanka, il grande Uccello del Tuono dell’Ovest, “in una capanna in cima ad un monte al confine del mondo dove il sole tramonta”; ad est vi è invece il rosso, poichè qui vive la “Stella del Mattino” per dare la saggezza agli uomini ed il suo simbolo è l’aquila, Huntka, l’animale che tutto vede. Il centro del cerchio rappresenta l’albero sacro che unisce il cielo alla terra: è “l’albero del mondo, il cui tronco - che è anche la colonna del sole, il palo del sacrificio e l’axis mundi - ergendosi dall’altare all’omphalos della terra varca la porta del mondo e ramifica sopra il tetto del mondo; come il ramo inesistente (cioè che non si è manifestato) che i parenti lassù chiamano il Superno” (K.A.Coomaraswamy, Svayamatrna: Janua Coeli, Zalmoxis).
Nella cultura degli indiani d’America tutto comincia e finisce con la Ruota della Medicina. Essa e’ il simbolo dell’universo, ha la forma di un cerchio sacro disegnato sulla terra perché è proprio grazie alla terra che gli esseri umani si nutrono, ed è nella terra che è rappresentato nostro universo In essa viene inscritta la relazione con il creato:con Wakan Tanka, il Grande Spirito.Il cerchio esprime l’armonia dell’universo, rappresenta una delle possibilità di manifestazione dell' Essere.In questa ruota l’uomo è un frammento tra frammenti e dipende da tutte le creature come esse dipendono da lui e come tutte dipendono da Wakan Tanka. Secondo gli indiani l’uomo nasce su uno dei segmenti della ruota:una delle quattro direzioni e da ciò dipendono le sue qualità e difetti, solo il viaggio nella ruota puo’ condurlo alla realizzazione di sé. | |
La Ruota della Medicina è un cerchio in cui è inscritta una croce che nasce dal Centro simbolo di Wakan Tanka. Il cerchio e’ suddiviso in quattro parti da raggi che nascono dal Centro,le quattro parti sono le direzioni del cammino della realizzazione.La Ruota veniva costruita con sassi e ogni sasso rappresentava una delle tante cose che esistono in natura:dagli animali alle piante,dalla gente del proprio popolo alla gente delle nazioni più lontane.Il centro del cerchio posizionato sul terreno era rappresentato dal cranio del bisonte poiché il bisonte forniva tutto ciò di cui avevano bisogno:cibo, utensili e pelli,inoltre il suo cranio rappresentava la mente di Wakan Tanka. Dobbiamo intendere però il termine Medicina non come un qualcosa capace di guarire dalle malattie ma Medicina indica il potere della realizzazione nella consapevolezza dell’armonia. |